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Nel 1986 ho comprato un pc da 9 milioni di lire e oggi apro un BLOG

By 2 Marzo 2016 Luglio 29th, 2019 No Comments

Quando mi è stato chiesto di inaugurare il blog della nuova era Si-Net con un intervento introduttivo, la prima domanda che mi sono posto è stata: e adesso, da dove comincio? Per fortuna, la risposta è arrivata subito e ho deciso di iniziare dalle motivazioni che ci hanno spinto verso questa nostra ‘evoluzione’.

Come sono passato dal fax ai dati cloud

Da dove siamo nati? Dalla passione, la mia, verso i computer e il loro mondo che permette, grazie alla scrittura di una riga o di un comando, di creare nuove funzionalità. Fedeli alle origini, ci siamo sempre occupati di tecnologia, ma se ci guardiamo indietro vediamo come quanto concreta fosse, all’epoca, quella tecnologia fatta di server, pc, fax: i cosiddetti “ferri”, termine con il quale uso ancora definire gli hardware.

Allora, i servizi erano accessori rispetto al supporto. Quando ho iniziato come programmatore – era il 1986 – il costo di un pc Olivetti M24 era di circa 9 milioni di vecchie lire, mentre il suo software gestionale veniva regalato con la sottoscrizione di un contratto di manutenzione hardware. Preistoria, apparentemente.

Tutto, oggi, è cambiato. A partire dai costi: con il prezzo di un singolo hardware di allora, oggi è possibile configurare un sistema informativo per un’azienda di circa 30-50 dipendenti. Così, anche noi siamo tenuti a cambiare il nostro approccio lavorativo, senza cavalcare le mode del momento per fatturare alle spalle dei clienti.

I 3 fattori chiave del cambiamento che è in atto:

  • le distanze, con la rete Internet, sono azzerate
  • l’IT è a chilometro zero
  • Il Cloud mette a disposizione modelli di infrastruttura enterprise a costi prima impensabili.

 

Più scelte significa più funzioni

Molte più sono le scelte, molto più facilmente integrabili le soluzioni; pensiamo a Office 365, a come ha cambiato il modo di comunicare, gestire dati, rendere accessibili telefonate e videoconferenze… di fronte a Office 365, anche la casella e-mail sembra vecchia!

Nel 2018 più del 50% delle transazioni di pagamento sarà effettuata tramite mobile (fonte).
Questo per me, banalmente, significa che la tecnologia che avremo a disposizione per il nostro lavoro non sarà diversa da quella personale, e che dovranno perciò essere i contenuti a fare la differenza.

Forse tutto questo sembra un po’ troppo virtuale, persino in questi tempi impregnati di tecnologia.

Oggi valgono le stesse regole che seguiva mio padre

Torno al concreto, alle mie origini: mio padre, che da capomastro con la tecnologia proprio non aveva niente a che fare, costruiva case e, già dagli anni Settanta, aveva deciso di non attendere più l’ordine per la creazione di una casa su misura. Comprava, invece, un terreno alla volta e costruiva le villette seguendo una sua intuizione e creando, così, le prime bifamiliari dell’epoca.

Diceva anche che il cemento sarebbe stato sempre meno richiesto, soppiantato da nuovi materiali e tecnologie meno cari e più attenti all’ambiente.

La sfida del digitale: risultati di business concreti

La nostra sfida, con quello stesso spirito, sarà dimostrare come il digitale possa portare a risultati di business concreti, ottimizzando le risorse. Non possiamo farlo da soli: servono le opinioni dei nostri clienti e partner, serve orecchio per ascoltare le loro esigenze e le loro aspettative, serve cervello per saperle interpretare e metterle in pratica.

Ecco, infine, il perché del nuovo sito – già online – della nostra pagina Facebook appena aperta, di LinkedIn e di questo blog, che spero troverete utile e, in una certa misura, anche piacevole. Ci serve la tua voce per verificare che i nostri strumenti siano all’altezza di ciò che chiedi.

Proprio come a mio padre, ogni mattina all’alba, serviva uscire di casa prima di tutti i suoi operai per andare a verificare che il frattazzo, la cazzuola e il martello fossero ancora robusti e in ordine. Se no, quelle case mica si costruivano.