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Codice destinatario o Pec: la scelta di un’azienda smart

By 26 Luglio 2018 Agosto 7th, 2019 No Comments

Il contesto di business in cui ci muoviamo è sempre più dinamico e interconnesso. Globalizzazione e nuove tecnologie stanno trasformando completamente il modo di fare business a cui eravamo abituati.

Queste trasformazioni si riflettono anche sul modo di considerare l’immagine aziendale, intesa proprio nel senso dell’impressione che, in un mondo sempre più indaffarato e distratto, siamo in grado di trasmettere nel più breve tempo possibile al nostro potenziale cliente.

Questa esigenza di diventare abili, nel gestire una comunicazione sempre più incisiva e al contempo rapida, ha contribuito a rendere centrale il ruolo di quell’aspetto del marketing aziendale definito brand identity.

La brand identity è il volto della tua attività. Se gestita in maniera ottimale può comunicare in modo diretto e incisivo:

  • i valori,
  • i servizi,
  • le idee,
  • la personalità della tua compagnia.

La brand identity può generare lealtà dai tuoi clienti e rendere orgogliosi i dipendenti di lavorare per te. Rappresenta anche il modo in cui desideri che il mercato percepisca il prodotto o il marchio che commercializzi.

L’identità del marchio include elementi tangibili:

  • colori
  • design
  • logo
  • nome
  • eventuale slogan.

Utilizzando questi elementi come catalizzatore, un’efficiente comunicazione effettuata per mezzo della brand identity arriva a coinvolgere anche aspetti intangibili come il pensiero, i sentimenti e le aspettative.

Per sviluppare un’identità aziendale efficace sono necessari tempo e pazienza. La costruzione di una brand identity è un processo elaborato in cui nulla può essere lasciato al caso. Bisogna considerare attentamente non solo la vision che si intende esprimere ma bisogna anche considerare i valori culturali socioeconomici in cui la nostra attività si snoda. È necessario soprattutto valutare le tendenze che influenzano la sfera del business, specie se legati ai contesti di digitalizzazione delle imprese.

Industria 4.0. e fattura elettronica introdurranno cambiamenti strutturali inequivocabili nella nostra mentalità, che andranno a impattare su diversi livelli di esperienza:

  • Il codice destinatario
  • L’indirizzo e-mail PEC

Facciamo un passo indietro. Nell’ottica dell’obbligo normativo del 1° gennaio 2019, di fatturazione elettronica da e verso privati, le aziende dovranno decidere quale mezzo tecnologico utilizzare per inviare e ricevere le fatture elettroniche.

Per i titolari di Partita Iva ci sono due scelte. La prima è la ben nota Posta Elettronica Certificata (PEC), che già tutti noi utilizziamo ormai da anni. La seconda è l’utilizzo di un metodo tecnologico innovativo, ossia della trasmissione dati per mezzo di web service. Mentre per inviare e ricevere via PEC è sufficiente un indirizzo e-mail, per utilizzare il web service è necessario registrare un codice identificativo univoco, denominato appunto codice destinatario.

Le differenze tra i due sistemi di interscambio sono molteplici. Sinteticamente si può parlare di differenze sotto due aspetti principali:

  • Integrazione
  • Manutenzione

Approfondiamo le differenze tra i due sistemi iniziando dalla loro natura tecnologica. La PEC si basa sulla ben collaudata tecnologia della posta elettronica, quindi da un punto di integrazione implica che la comunicazione e ricezione fatture si appoggi su un server SMTP e IMAP. Verosimilmente, il nostro gestionale dovrà essere parametrizzato per poter dialogare con successo con questi server, solitamente per quanto riguarda la PEC esterni alla nostra organizzazione.

Utilizzando il codice destinatario, invece l’integrazione è più veloce e indolore. Una volta che ci si è censiti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, indicando il codice destinatario come mezzo preferenziale per la ricezione delle fatture elettroniche, di solito non è necessario fare nient’altro. Il codice destinatario viene infatti rilasciato dal proprio fornitore del software gestionale, che solitamente viene configurato in automatico al momento dell’attivazione del servizio.

Per quanto riguarda la manutenzione, la PEC comporta un certo lavoro di gestione e controllo. Infatti, oltre alla parametrizzazione iniziale, è necessario confrontarsi con i seguenti impegni:

  • Controllo periodico dello spazio occupato dalla casella sul server
  • Aggiornamento di dati di autenticazione eventualmente modificati (ad esempio: password)
  • Allineamento della configurazione che gestisce le comunicazioni con il server, in caso di aggiornamenti dei protocolli internet o dei sistemi di crittografia e autenticazione
  • Gestione di eventuali modifiche apportate dal provider ai suoi standard interni di sicurezza (ad esempio: blocco Imap a causa di modifiche al filtro App meno sicure)

La PEC può anche presentare, in rari casi, uno spiacevole inconveniente di compatibilità. Alcuni provider di PEC, infatti, non rispettano integralmente le RFC relative ad alcuni protocolli. Il disagio più frequente in cui si può incorrere per queste cause è di registrare un indirizzo di Posta Elettronica Certificata che non sia completamente compatibile con l’implementazione SDI. Per questo motivo, scegliendo di operare con la PEC, sarebbe un’accortezza consigliabile di verificare con il vostro futuro provider la compliance agli standard richiesti.

Il codice destinatario, per contro, non richiede nessuna attività di manutenzione. Essendo un parametro gestito interamente da SDI (il Sistema Di Interscambio che gestisce la trasmissione delle fatture elettroniche), l’unica manutenzione richiesta dal codice destinatario è di essere stampato sulle nostre business card, magari sotto forma di un accattivante QR Code.

In conclusione, il codice destinatario si rivela sotto ogni aspetto la scelta più smart tra i due sistemi. Per cui, è più facile che l’utilizzo del codice destinatario si rifletterà positivamente anche sull’immagine aziendale che trasmetteremo della nostra organizzazione.

Un interlocutore attento, infatti, interpreterà la scelta di offrirgli il codice destinatario come mezzo di scambio delle fatture elettroniche come un segno di:

  • Un management aziendale moderno e consapevole dell’evolversi dei tempi
  • Un’azienda all’avanguardia nella gestione dei processi
  • Un’azienda dinamica e attenta nelle comunicazioni con clienti e fornitori

Questi tratti si traducono nella percezione, da parte del nostro interlocutore, di una brand identity

  • Moderna
  • Competitiva
  • Capace di distinguersi dalla concorrenza

In poche parole, un’azienda smart, che chiunque vorrebbe avere come proprio partner.

Se desideri approfondire il concetto di codice destinatario e di come esso venga utilizzato nel contesto dell’Hub Sistemi, la soluzione per la gestione dei flussi di fatture elettroniche all’interno dei gestionali Sistemi, non ti perdere il nostro webinar del 18 settembre. Nel webinar, oltre alla gestione delle fatture elettroniche all’interno dei software aziendali Sistemi, dedicheremo abbondante spazio ad approfondire le logiche di configurazione e utilizzo del codice destinatario come mezzo di scambio delle fatture elettroniche.

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