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Gestione ufficio: è tempo di cambiare? Un passo alla volta

By 3 Maggio 2017 Luglio 29th, 2019 No Comments
“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.”
(Peter Ferdinand Drucker)

Recentemente ho partecipato alla Milano Relay Marathon, una gara podistica non competitiva a squadre, dove i 4 componenti si alternano in una staffetta fino a coprire la distanza completa di una maratona. Tutti i fondi raccolti sono destinati a progetti gestiti da diverse Onlus.

Tanti gli elementi che hanno reso questa giornata unica e carica di energia:

  • Il fine comune non strettamente legato alla prestazione sportiva
  • L’assegnazione più coerente delle frazioni in base alla propria preparazione
  • La voglia di dare il massimo (e di divertirci)

Quindi?

Ok, ti stai chiedendo come tutto ciò può influire sul mondo del business, e con le difficoltà (o piccole sfide, dipende dai punti vista), che ogni giorno ti trovi ad affrontare in azienda.
È proprio su questo punto che voglio confrontarmi con te, perché gli elementi positivi che ti ho descritto prima mi spingono a:

  • Raggiungere nuovi risultati
  • Cercare il miglioramento continuo
  • Imparare dai compagni grazie al lavoro di squadra

come in un mix ben “shakerato” di:

  • Grinta
  • Sfida
  • Entusiasmo
  • Sostegno
  • Obiettivi comuni

Quindi la vera domanda che voglio farti è…

Possiamo ritrovare tutto questo in ufficio?

Lavoro con le aziende, e spesso il rapporto con le persone va oltre il semplice contatto consulente\cliente. Ci sono volte in cui divento quasi “uno di casa”, e mi capita di sentire diversi commenti (o confidenze):

  • “Il collega è davvero lento, io saprei fare meglio quel lavoro”
  • “Il capo non sa quante cose ci sono da fare qui”
  • “La mia nuova collega pensa di sapere tutto lei”

Situazioni che anche io ho vissuto in prima persona, ma se porti almeno un pizzico degli ingredienti del nostro “shake” nel lavoro di tutti i giorni, nei rapporti con i colleghi e la direzione, puoi davvero rendere la giornata in ufficio più proficua, trovare risvolti positivi in quello che fai, e (perché no?) collaborare meglio con i colleghi.

E ti dico di più…

Nell’era della New Economy, oltre alla qualità del prodotto o servizio offerto, avranno sempre più importanza le tue competenze, saranno il punto forte, e il valore aggiunto nel futuro sarà il team, una squadra composta da persone che cercano il perfezionamento continuo, dove i tuoi difetti dovranno essere lo spunto per comprendere quanto sei disposto a impegnarti per migliorare.

Te lo dico subito, non è semplice: costruire un clima di dialogo “aperto” e di confronto nell’ambiente di lavoro è un processo a medio\lungo termine, che deve coinvolgere tutta l’azienda, nessuno escluso, per mantenere alta l’attenzione sull’obiettivo.
È un approccio che ti porterà a trasformare il concetto di fare impresa, ma soprattutto di “essere impresa”.

La paura del cambiamento è normale, ma non ti deve distogliere dal fine più importante, il miglioramento costante. Partendo proprio dalla tua scrivania, dal tuo ufficio, dai processi della tua azienda nei quali sei coinvolto direttamente o indirettamente; processi che a volte sono “tortuosi”, complicano invece di semplificare e rendere più agevole il caricamento dei dati e lo scambio delle informazioni, e in queste situazioni si crea un malcontento generale.

Qualche spunto

È necessaria un’analisi attenta, capillare, dei tuoi flussi di lavoro:

  • Chi fa che cosa? La persona è adeguatamente formata per quel ruolo?
  • Quando viene svolto il lavoro e in che modo? Con quali strumenti?
  • Dove vengono salvate le informazioni? In quanto tempo?
  • Le informazioni sono velocemente accessibili a chi ne deve usufruire?
  • Tutto confluisce in un sistema unico per le analisi dei dati?

Tante domande, vero, ma ognuna identifica un problema specifico, che ti porterà ad avere una visione d’insieme: “coinvolgere tutta l’azienda, nessuno escluso”
Il cambio del sistema informativo contribuisce a snellire e uniformare i processi, a rendere più semplice ciò che è “tortuoso”. La strada non è in discesa, i chilometri da percorrere non sono pochi, ma partire con le “scarpe giuste” e il team motivato, fa la differenza.

Prova a farti qualcuna di queste domande, e riflettici. Nei prossimi articoli di questo blog vedremo insieme come far fruttare quanto ti ho detto finora. Nel frattempo, se hai curiosità o altre domande puoi contattarmi qui.